Introduzione

Recentemente sono apparsi su una testata locale alcuni articoli di tenore scandalistico sul tema dei cosiddetti “medici in affitto”, che si focalizzavano sull’entità del tutto fantasiosa dei loro emolumenti e insinuando dubbi su presunti interessi particolari legati al loro reclutamento in Sardegna.

Negli articoli, tuttavia, si trascurava di spiegare ai lettori che il ricorso a tali figure professionali è divenuta necessità ineluttabile per scongiurare la chiusura o il taglio di servizi essenziali per la popolazione a causa dell’impossibilità di coprire i fabbisogni del sistema sanitario pubblico attraverso l’assunzione di medici dipendenti

I concorsi pubblici indetti per discipline come il “pronto soccorso”, infatti, spesso vanno deserti a causa dell’oramai annoso problema della carenza di professionisti disposti ad impegnarsi in discipline considerate particolarmente gravose, e in ogni caso ad accettare sedi periferiche.

La questione accomuna tutte le regioni d’Italia.

La situazione in Sardegna

Nella nostra regione, i cosiddetti “medici in affitto” fanno la loro comparsa nell’autunno del 2020 per riprendere l’attività del Pronto Soccorso del P.O. “G.P. Delogu” di Ghilarza che era stata sospesa nel novembre del 2019 per mancanza di medici.

L’allora Direzione di ATS, l’azienda sanitaria territoriale unica della Sardegna, verificata l’impossibilità di coprire i posti vacanti dei Medici con le ordinarie procedure concorsuali, propose di sperimentare l’esternalizzazione del servizio di guardia medica attiva nel Pronto Soccorso, come già fatto da tempo in diverse altre Regioni.

L’Assessorato della Sanità autorizzò la sperimentazione e con Delibera ATS – n.667 del 13.10.2020 venne avviato l’iter di gara per l’affidamento del servizio della durata di 6 mesi, eventualmente rinnovabili per ulteriori sei mesi, con costo orario posto a base d’asta di € 80 orari.

La gara si svolse con procedura telematica aperta a tutti e venne aggiudicata alla ditta MST Group di Vicenza al costo di € 78,00/ora.

L’Assessorato alla Sanità nel settembre 2021, alla scadenza dei primi 6 mesi di sperimentazione, a fronte della perdurante carenza di medici, autorizzò l’estensione della sperimentazione anche all’Ospedale San Martino di Oristano. Con determinazione dirigenziale ATS n° 5552 del 4 ottobre si dispose poi il rinnovo del contratto.

La grave carenza di medici specialisti in medicina d’urgenza

All’inizio del 2022 le neocostituite ASL Sulcis, ASL Nuoro, ASL Ogliastra e, di nuovo, l’ASL Oristano, a fronte della sempre maggiore carenza di medici specialisti in medicina d’urgenza, formalizzano all’Azienda regionale della salute (ARES), attiva dal 1 gennaio 2022, la richiesta del servizio esternalizzato di Pronto Soccorso.

Alcune ASL chiedono la copertura di tutti i codici triage del pronto soccorso (dal bianco al rosso), altre invece si limitano a chiedere il servizio a copertura dei codici di minore gravità (bianco e verde).

La successiva gara indetta da ARES nel rigoroso rispetto del codice dei contratti, viene pertanto articolata sia per lotti territoriali sia per tipologia di codice da gestire.

La base d’asta viene fissata a 75,00 euro l’ora per i codici minori “bianco e verde” e  85,00 euro l’ora per “tutti i codici”, sulla base del confronto fatto con i contratti attivati da altre aziende sanitarie pubbliche nazionali.

La durata del servizio viene fissata in 12 mesi, con possibilità di estensione per ulteriori 4 mesi. Fu previsto, inoltre, che  il servizio potesse essere fruito anche dalle ASL che non ne avevano fatto fin da subito richiesta, nella misura massima del 25% del valore complessivo.

Con deliberazione del Direttore Generale ARES n.  157 del 29.07.2022 viene dato quindi corso all’iter per l’espletamento della gara del valore complessivo di € 9.148.633 che l’Assessorato alla  Sanità autorizza con determinazione n° 1143 del 26 ottobre 2022.

La procedura per l’assegnazione del servizio

L’appalto, con procedura aperta, viene quindi pubblicato sia sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il 23 dicembre 2022, sia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 02.01.2023.

Alla data di scadenza furono depositate le offerte di due operatori economici, uno dei quali viene però escluso prima della valutazione tecnica per mancanza dei requisiti richiesti.

I lotti relativi al servizio per “tutti i codici”, ossia quelli per i quali i medici devono occuparsi di tutti i codici d’urgenza determinati dal triage, da bianco a rosso, andarono deserti per mancanza di offerte.

L’aggiudicazione, formalizzata con determinazione dirigenziale ARES n.1014 del 30.03.2023, fu a favore della ditta MST Group di Vicenza.

Le caratteristiche del servizio

Il servizio richiesto dal bando di gara e offerto dalla ditta aggiudicatrice prevede:

–  Copertura di guardia attiva da lunedì a domenica, compresi festivi e prefestivi

–  Turni di guardia articolati su 12 ore (08:00- 20:00  20:00-08:00) ovvero anche su 8 ore secondo le esigenze dei Presidi Ospedalieri;

–  Il singolo medico non può effettuare più di due turni consecutivi di 12 ore cadauno, alternati con turni di riposo di almeno 11 ore, come previsto dalla normativa vigente, anche quando lo stesso medico sia impegnato presso altre strutture sanitarie;

–  Per la gestione dei codici minori (bianchi e verdi) è richiesta esperienza lavorativa di almeno un anno presso strutture di emergenza/urgenza quale servizio 118, ovvero attestazione del corso di formazione in medicina territoriale, ovvero documentato percorso formativo in materia di emergenza;

–  La durata del servizio, oggetto di affidamento, è determinata per un periodo di 12 mesi; è prevista l’opzione di proroga per ulteriori 4 mesi, salva anticipata interruzione, con preavviso di almeno 30 giorni, nel caso in cui l’Azienda Sanitaria titolare del contratto abbia avuto la copertura del posto in organico e il servizio non appaia più necessario.

Congruità del costo del servizio  

Il costo per ora di servizio resa è di € 74,00 comprensivo di ogni e qualsiasi onere relativo alla fornitura del servizio.

La gara quindi rispetta ampiamente le regole successivamente dettate dal Governo con il D.L. n.34 del 31.03.2023 che ha peraltro previsto, per le prestazioni aggiuntive dei medici dipendenti impegnati nell’emergenza/urgenza, una retribuzione fino a 100 euro all’ora (a cui vanno aggiunti tutti gli oneri a carico dell’azienda, pari a 8,50 euro/h, per un totale di 108,50 euro) e pertanto ben superiore alla base d’asta della gara anche per la gestione dei codici di maggiore gravità.

Sedi di Pronto Soccorso dove è attivo il servizio in appalto

Ad oggi il servizio è espletato nei Punti di Primo Intervento e di Pronto Soccorso dei seguenti Ospedali:

–        Olbia: Giovanni Paolo II

–        Tempo Pausania: Paolo Merlo

–        Sorgono: San Camillo

–        Nuoro: San Francesco

–        Lanusei: Nostra Signora della Mercede

–        Oristano: PO San Martino

–        Ghilarza: G.P. Delogu

–        Bosa: A.G. Mastino

–        Carbonia: Sirai

–        Iglesias: CTO

In assenza dell’apporto dei così chiamati “medici in affitto” alcune sedi sarebbero chiuse e tagliati servizi e prestazioni ai cittadini di quei territori. Questi sono i fatti.

Azienda Regionale per la Salute