Telemedicina: avviata la sperimentazione nella ASL di Oristano

Incontro operativo tra ASL Oristano e ARES Sardegna per l’avvio sperimentale della nuova piattaforma regionale. Nei prossimi mesi la progressiva implementazione in tutta la Regione.

Lunedì 23 giugno, nella sede della Direzione Generale della ASL Oristano, si è svolto un incontro operativo tra un gruppo dei Professionisti della salute che lavorano nella Asl 5 e ARES Sardegna, dedicato alla presentazione della nuova piattaforma regionale di Telemedicina.

Nei locali di via Carducci, ad illustrare le funzionalità della nuova piattaforma studiata e implementta da ARES,  erano presenti il dottor Cesare Delussu, direttore della Struttura Complessa “Sistemi Informativi Sanitari ed Informatica Clinica”, gli ingegneri Flavia Lodi e Gianmaria Mancosu per l’appalto PNRR della telemedicina della stessa Struttura Complessa e l’ingegner Marco Spissu, della Struttura Complessa “Governo delle Tecnologie Sanitarie”.

L’Ing. Marco Galisai, Direttore del Dipartimento di Sanità Digitale di ARES Sardegna, ha sottolineato l’ìimportanza della nuova progettualità: “La sperimentazione avviata nella ASL 5 di Oristano segna un momento importante nel percorso di trasformazione digitale della sanità sarda. Come Dipartimento per la Sanità Digitale e l’Innovazione Tecnologica di ARES Sardegna siamo fortemente impegnati nel rendere operative soluzioni che migliorino concretamente l’accessibilità, la qualità e la continuità delle cure. Il potenziamento della medicina territoriale e il rafforzamento del legame tra ospedale e territorio ci permetteranno di offrire servizi anche a chi vive in aree difficilmente raggiungibili o presenta difficoltà negli spostamenti”.

Galisai ha poi aggiunto: “Si tratta di un sistema molto semplice: formeremo i medici, il personale sanitario e i pazienti, che potranno utilizzare questa piattaforma anche con un’applicazione sul proprio smartphone. L’introduzione della televisita e del teleconsulto, attraverso la piattaforma regionale Pohema, permetterà ai professionisti della salute di operare in rete, superando le barriere geografiche e garantendo ai cittadini – in particolare ai pazienti cronici e fragili – servizi più vicini, sicuri e tempestivi. Questa fase sperimentale rappresenta un modello replicabile su tutto il territorio regionale. La sua progressiva implementazione in tutta la Regione seguirà un preciso cronoprogramma. È il frutto di un lavoro di squadra tra ARES, le aziende sanitarie e gli operatori, che condividono l’obiettivo di portare l’innovazione digitale al centro dei percorsi clinico-assistenziali.”

 

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